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La supply chain paga dazio. Nelle incertezze gli operations riprogettano le rotte e ricalibrano le linee produttive

La scossa di protezionismo innescata dalla seconda presidenza Trump ha acuito le difficoltà nella gestione della supply chain. Tra tecnologie sempre più sofisticate, l’uso di rotte logistiche alternative che attraversano “country soggetti a dazi inferiori” e la “modulazione della saturazione delle linee produttive nei diversi plant”, come spiega il Partner e Ceo di auxiell Riccardo Pavanato, ecco come si stanno muovendo le aziende per assicurare la continuità produttiva