Per gestire le operations in contesti instabili serve un approccio sistemico, non reattivo. Prima perciò vanno mappate le interdipendenze tra funzioni e processi, per calibrare poi la variabilità e creare margini di sicurezza dove servono davvero. Infine bisogna definire una ’grammatica dell’autonomia’: chi può decidere cosa, entro quali limiti e con quali criteri. Così il segnale operativo (e la decisione) viaggiano veloci e nel punto giusto della filiera
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