La produzione di surgelati dell’azienda pordenonese è per il 95% destinata al private label perciò, spiega il Coo, “dipende strettamente dalle esigenze del cliente”. Non solo: i lead time e lo stoccaggio sono altri due fattori chiave nella scelta di combinare push e pull o, come preferisce Martello, make-to-stock e make-to-order. Data la complessità nelle variabili che la pianificazione della produzione deve tenere a mente, Roncadin ha investito in un demand planning collaborativo, che “integra serie storiche e input in tempo reale per prevedere la domanda”
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