VENERDÌ 30 MAGGIO 2025
LA COPERTINA
La supply chain paga dazio. Nelle incertezze gli operations riprogettano le rotte e ricalibrano le linee produttive
- di Selene Seliziato
La scossa di protezionismo innescata dalla seconda presidenza Trump ha acuito le difficoltà nella gestione della supply chain. Tra tecnologie sempre più sofisticate, l’uso di rotte logistiche alternative che attraversano “country soggetti a dazi inferiori” e la “modulazione della saturazione delle linee produttive nei diversi plant”, come spiega il Partner e Ceo di auxiell Riccardo Pavanato, ecco come si stanno muovendo le aziende per assicurare la continuità produttiva
ANALISI
La globalizzazione si spezza. Il nuovo equilibrio va costruito su affidabilità, tecnologia e ridondanza
- di Giuseppe Maggiò*
Le barriere commerciali sono deleterie per le catene di fornitura odierne, sempre più globali e sempre più complesse, perché aumentano le spese delle aziende limitandone l’efficienza. Una riconfigurazione della logistica è necessaria per sopravvivere, ma deve essere basata su una logica diversa da quella del costo minimo e privilegiare valutazioni su affidabilità e flessibilità. Ma non basta: le aziende devono investire in tecnologie sempre più sofisticate di monitoraggio e rafforzare ridondanza e diversificazione
DAL MONDO
Le guerre tariffarie hanno stravolto le catene di approvvigionamento. Ma ci si può adattare
- di Willy C. Shih e Veronica Chua
Le aziende hanno bisogno di regole coerenti per decidere dove investire e dove approvvigionarsi. Oggi, però, lo scenario è diverso. Supply chain e operations manager devono allora prepararsi al meglio per affrontare le continue turbolenze del mercato. Ciò significa, per questo articolo dell’Harvard Business Review, migliorare la propria visibilità sulla catena di fornitura, valutare la fattibilità di ‘migrare’ la produzione su altri plant e ripensare i blocchi commerciali in cui le aziende operano
L'INTERVISTA
Di Teodoro (Bitron): “Ci dotiamo di infrastrutture informatiche per presidiare anche i fornitori”
- di S.Se.
Secondo il direttore logistica della multinazionale con headquarter nel torinese la digitalizzazione della logistica non è più un’opzione, ma una necessità operativa: “Per questo collaboriamo con altri team e reparti per sviluppare sistemi informatici e tool interni che aumentino la visibilità di questi processi”. L’obiettivo? “Migliorare la clusterizzazione, l’analisi delle performance del magazzino e dei trasporti e le simulazioni delle pianificazioni produttive al variare delle fluttuazioni degli stock”
I CASI
Toscano (Sag Tubi): “Snelliamo per poterci dedicare di più alle attività a valore aggiunto”
- di S.Se.
L’azienda di Novellara (RE) che sviluppa e produce tubi rigidi e flessibili produce con un modello just-in-time. L’operations manager Vincenzo Toscano: “Abbiamo iniziato dei progetti di Lean Transformation per semplificare i flussi e i processi interni e, in particolare, ci stiamo impegnando per migliorare la movimentazione del materiale, così da poterci concentrare di più sull’attività di trasformazione, il cui valore aggiunto viene riconosciuto dal mercato”
Giacobone (O+P): “Aumentiamo la flessibilità partendo da formazione e aggiornamento dei team”
- di S.Se.
Variabilità dei prodotti, richieste di personalizzazione, instabilità delle forniture e fluttuazioni del mercato: sono questi i nodi che ha dovuto affrontare la direttrice operations della Pmi bresciana dei macchinari industriali per l’assemblaggio delle tubazioni oleodinamiche in tema di supply chain. “Le persone, le loro competenze e le esperienze che maturano fanno la differenza nei progetti di cambiamento. E in futuro saranno sempre più aiutate dalle reti neurali e dall’Ia”
NOTIZIE DAL MONDO OPERATIONS MANAGER
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BANDO RINNOVABILI
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